“…Senti, ma che tipo di festa è, non è che alle dieci state tutti a ballare in girotondo, io sto buttato in un angolo, no…ah no: se si balla non vengo. No, no…allora non vengo. Che dici vengo? Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?”
Ogni giorno, milioni di persone in tutto il mondo condividono sui social foto, video e pensieri sotto forma di Tweet o Story su Instagram. Per molti, controllare il proprio status online e la vita degli altri è diventata una vera e propria ossessione. Questa necessità spasmodica di essere costantemente connessi e di controllare quello che accade in propria assenza è ciò che si definisce FOMO.
La FOMO (acronimo in inglese per Fear Of Missing Out) è un disturbo d’ansia caratterizzato dalla paura di sentirsi sempre un passo indietro rispetto agli altri, al proprio gruppo di appartenenza. Una condizione che colpisce soprattutto i più giovani.
La necessità di controllare le vite degli altri spesso deriva dalla solitudine, dall’insicurezza e dall’insoddisfazione esistenziale. Si è portati a pensare che la vita altrui sia migliore e, osservandola, ci si proietta su un ideale che tanto si sogna e desidera.
Spesso però, nel tentativo di compensare le mancanze con i social, si cade in un circolo vizioso. Monitorare le attività degli influencer, vedere le loro foto di viaggi ed eventi da sogno, può far cadere in uno stato di solitudine e depressione ancora maggiore.
Ma la realtà è diversa da ciò che viene mostrato sui social network. Le foto vengono “costruite”, filtrate e mascherate, e vengono mostrati solo i momenti felici, le esperienze più divertenti e ciò che ci rende più interessanti agli occhi degli altri: “…sorridi in foto così li confonderai”, come dice Fabri Fibra in una sua hit.
In molti ora promuovono la JOMO, l’opposto della FOMO, ovvero “Joy of Missing Out“, “la gioia di essere tagliati fuori”. Si tratta di un invito a sconnettersi, a lasciare lo smartphone a casa, stando nel qui e ora, evitando di cedere alle distrazioni delle notifiche e delle news online.
JOMO però non vuole essere un banale invito a togliere dalla nostra vita lo smartphone o essere un semplice detox digitale, ma più un modo di vivere, un insieme di nuove abitudini per avere un migliore rapporto con la tecnologia, anche perché ciò che ci emoziona non è qualcosa che si può delegare a un’app del nostro iPhone.